Almanacco del Calcio Toscano

Le cronache di serie D

Nel girone D finisce senza gol il derby del “LungoBisenzio”: Prato e Pistoiese non si superano. Nel Girone E grande prova di forza del Livorno che vince a Siena e va in fuga, Grosseto in piena crisi (sconfitto in casa dal Foligno). Ecco le cronache dei tre match giocati nel pomeriggio in serie D:

SERIE D Girone D 7ª giornata

Prato-Pistoiese 0-0
PRATO (3-4-1-2): Fantoni; Videtta (82′ Galliani), Conson, Diana; Giusti (78′ Preci), Marino, Remedi, Limberti; Marigosu (69′ Rossi A.); Barbuti (74′ Moreo), Romairone (80′ Magazzu). A disp.: Ricco, De Ferdinando, Rossi, Girgi. All.: Mariotti Marco
PISTOIESE (3-5-2): Cecchini; Mazzei, Polvani, Bertolo; Maloku (54′ Grilli), Greselin (55′ Donida), Caponi, Basanisi, Diodato (54′ Cuomo); Cardella (84′ Tascini), Pinzauti (54′ Sparacello). A disp.: Lagonigro, Lauria, Balleello, Larhrib. All.: Giacomarro Domenico
ARBITRO: Giorgio D’Agnillo di Vasto, coad. da Cosimo De Tommaso di Voghera e Federico Giovanardi di Terni.
NOTE: Ammoniti Giusti, Bertolo, Videtta, Diodato, Mazzei, Caponi. Angoli 7-3. Recupero 1’+5′. Spettatori 1.800 circa.
LE PAGELLE
Prato
Fantoni: ng Mai impegnato dall’attacco arancione.
Videtta: 6.5 Gara impeccabile sugli avanti pistoiesi. Non concede né sbaglia nulla. 82′ Galliani: ng Debutto per l’ex Albenga.
Conson: 6.5 Dirige con esperienza e precisione una difesa che gioca una gara senza macchia.
Diana: 6.5 Efficace in marcatura, prova anche qualche sortita offensiva.
Giusti: 5.5 Ammonito, rischia in un paio di occasioni il “rosso”. Troppi errori dettati da una generosità notevole. 78′ Preci: ng
Marino: 6.5 L’unico che cerca di dare qualità alla manovra laniera, ci riesce a tratti.
Remedi: 6 Più quantità che qualità. Fondamentale nel tenere raccolti i reparti, ma a questo Prato manca un po’ di qualità nel palleggio.
Limberti: 7 Il migliore in campo. Corre per tre sulla fascia, non spreca un pallone e anzi fornisce idee interessanti agli avanti locali; prova anche la via del gol. Forse la sua miglior partita in senso assoluto.
Marigosu: 5.5 Parte discretamente giocando fra le linee, ma le sue idee si esauriscono troppo presto. 69′ Rossi Alessio: ng Subito in clima partita, non sfigura.
Romairone: 5 Non si vede praticamente mai. I palloni che gli arrivano sono “sporchi”, ma lui fa poco per pulirli e ricavarci qualcosa di interessante. 80′ Magazzu: ng
Barbuti: 5.5 Più combattivo e presente di Romairone, ma raramente pericoloso anch’egli. 74′ Moreo: ng Ha una grande chance ma la spreca non trovando il tempo per la conclusione in area piccola.
Pistoiese
Cecchini: 6.5 Come domenica scorsa con il Tuttocuoio, si dimostra molto affidabile nonostante la giovanissima età. Già un punto di forza della squadra.
Mazzei: 6 Pulito, senza errori, anche il Prato attacco poco dalla sua parte.
Polvani: 6.5 Sempre impeccabile al centro della difesa: davvero un lusso per la categoria.
Bertolo: 7 Il migliore in campo per gli arancione. Cattivo il giusto, gli attaccanti pratesi ci vanno a sbattere e lui non fa una piega.
Maloku: 5.5 Abbastanza timido sulla corsia esterna. Incide pochissimo. 54′ Grilli: 6.5 Continuiamo a chiederci come fa un giocatore del genere a iniziare il match in panchina un’altra vola: è l’unico centrocampista arancione di corsa, che ha il cambio di passo. Sfiora il gol nel finale.
Greselin: 5.5 Mono-passo, come tutta la linea mediana ospite, non inventa niente né si fa notare nel palleggio. 55′ Donida: 6 Giacomarro si copre e inserisce un difensore vero a destra per non rischiare di perdere. Questo la dice lunga sulla partita odierna della Pistoiese.
Caponi: 6 Onesto nella battaglia di centrocampo, recupera diversi palloni, ma di impostare non se ne parla.
Basanisi: 5.5 Troppo lento per i ritmi che il Prato oggi impone alla gara.
Diodato: 6 Combatte largo sulla fascia e non ha grossi grattacapi contro Giusti. 54′ Cuomo: 6 Non cambia le sorti del match.
Cardella: 5.5 Combatte con Conson che però vince nettamente la sfida. 84′ Tascini: ng
Pinzauti: 5 Non pervenuto, dopo il gol-rimpallo contro il Tuttocuoio i tifosi arancioni si aspettavano ben altro. 54′ Sparacello: 5.5 Entra per combattere e, per carità, lo fa: ma niente di più di questo.
Arbitro
D’Agnillo di Vasto: 6.5 Tiene bene in pugno una gara tesa ma corretta. Fischia sempre un po’ in ritardo, ma non commette errori.
Finisce a reti bianche il derby fra Prato e Pistoiese, con le due squadre che dunque si spartiscono la posta in palio. Match estremamente equilibrato quello del “Lungobisenzio” nel primo tempo , più di marca locale nella ripresa. Il Prato gioca la sua miglior partita da tempo immemore, con abnegazione e costrutto, ma davanti paga una scarsa pericolosità, a fronte del lungo possesso palla; davvero brutta invece la Pistoiese che, dopo la fortunosa vittoria con il Tuttocuoio, soffre e alla fine decide di puntare sullo 0-0: per la quinta volta non subisce gol, ma per vincere il campionato bisogna fornire altre prestazioni in fase offensiva.
Succede poco nel primo tempo con subito un’occasione per il giovane Giusti, la cui conclusione è preda di Cecchini, su cross di Marigosu, quindi lo stesso trequartista prova il destro a giro all’11’ senza successo. Al 35’ è Marino a provarci con un tiro dal limite che però finisce alto.
Nella ripresa in campo c’è solo il Prato: Giacomarro al 9’ fa quattro (4!) cambi contemporanei per svegliare la squadra ma non sortisce effetto alcuno. Dopo un gran tiro di Cardella che colpisce l’esterno della rete, si vedono solo i ragazzi di Mariotti. Al 49’ Romairone prova la conclusione in corsa, para in due tempi Cecchini. Al 60’ su cross di Diana, Barbuti sbaglia l’incornata, colpendo troppo debolmente, quindi poco dopo Marino da fuori impegna severamente Cecchini, bravissimo poi anche nel tentativo di tap-in di Barbuti. Moreo, neo entrato, si presenta al 78’ con un tiro da fuori alto. Quindi Limberti si inventa un bell’assist per Moreo che però in area piccola impiega troppo tempo a tirare e viene chiuso dalla difesa arancione. All’81’ Marino prova ancora la botta da fuori area, la palla sfila rasoterra a pochi centimetri dal montante. Nel finale rimette fuori la testa la Pistoiese con le conclusioni di Grilli e Caponi che però non trovano lo specchio della porta. Prato più vicino alla vittoria ma spuntato: però finalmente applaudito dalla sua gente. Pistoiese solida dietro ma troppo inefficace in avanti: strano con quei “nomi”…
Andrea L’Abbate

SERIE D Girone E 7ª giornata

Grosseto-Fulgens Foligno 1-2
GROSSETO: Raffaelli, Cretella (85′ Possenti), Frosali, Addiego Mobilio (65′ Cela), Sabelli, Marzierli, Riccobono (69′ Macchi), Aprili (69′ Benucci), Sacchini (65′ Grasso), Senigagliesi, Guerrini. A disp.: Pellegrini, Falasca, Fregoli, Bolcano . All.: Malotti Roberto
FULGENS FOLIGNO: Tognetti, Santarelli, Mancini, Ceccuzzi, Nuti, Schiaroli, Panaioli (72′ Settimi), Brevi, Tomassini (66′ D Urso), Khribech (80′ Pupo Posada), Calderini (66′ Di Cato). A disp.: Lori, Cesaretti, Maselli, Mattia, Cesaretti T.. All.: Manni Alessandro
ARBITRO: Giacomo Rossini di Torino
RETI: 40′ rig.Cretella, 56′ Brevi, 77′ Khribech
NOTE: Ammoniti Aprili, Khribech, Di Cato.
Nella settima giornata di campionato nazionale di serie D, si sono affrontate oggi pomeriggio al “Carlo Zecchini” di Grosseto, i biancorossi, nell’occasione in completo nero, con in panca il neo allenatore Luigi (Gigi) Consonni, contro gli umbri del Foligno. Per il Grosseto arriva l’ennesima doccia fredda con il Foligno che vince in rimonta 2-1. La gara inizia a ritmo lento da parte di entrambe le squadre. Nei primi 15’ minuti qualcosina in più fanno vedere i maremmani, ma senza impensierire più di troppo la porta ospite difesa da Tognetti. Al 20’ ghiotta occasione per il Grosseto, Mobilio dalla destra mette un cross rasoterra, il pallone arriva nei piedi di Riccobono che però, a campo libero, spara alto sopra la traversa. Questa è la prima vera occasione per il Grosseto, purtroppo gettata al vento. La gara, dopo questa fiammata, ritorna sui binari dei primi quindici minuti e poco o nulla accade fino al 35’ minuto. Al 39’ dopo una ripartenza in contropiede, Guerrini viene steso in area e l’arbitro assegna giustamente il calcio di rigore. Del tiro dagli undici metri s’incarica Cretella che insacca nell’angolino basso di sinistra. Il Grosseto è in vantaggio per 1-0. Dopo l’intervallo, a inizio ripresa, il Grosseto appare un po’ spento. Il Foligno, invece, sembra essere molto più pimpante rispetto alla prima frazione di gioco. Al 56’, su una buona triangolazione, il Foligno arriva in porta con Brevi che a botta sicura trafigge un incolpevole Raffaelli. Arriva così la rete del pari per gli umbri. Consonni corre ai ripari, inserendo da prima Aprili per Macchi, poco dopo Cela per Sacchini, e successivamente Mobilio per Grasso. Al minuto 29’ della ripresa il Grosseto sfiora il raddoppio. Il tiri di Sinigagliesi si stampa sul palo. Invece, il raddoppio arriva al 76’, ma da parte del Foligno con Khribech, che sfrutta un pasticcio della difesa con Grasso che non si capisce con il portiere Raffaelli e di fatto lascia spazio al tocco del n. 10 del Foligno che insacca in rete. Gli spettri delle ultime tre gare disputate dal Grosseto a gestione Malotti, dove prima il Grosseto va in vantaggio e poi si fa recuperare e superare, si ripresentano anche con mister Consonni. A gara pian, piano si avvia al termine con il risultato inchiodato sul 2-1 per gli umbri. Il cambio di allenatore in casa biancorossa c’è stato, ma purtroppo il risultato per adesso è sempre lo stesso. FONTE: maremamnews.it

Siena-Livorno 1-2
SIENA: Stacchiotti, Di Paola, Achy, Cavallari (67′ Biancon), Morosi, Lollo, Mastalli (60′ Ricchi), Farneti, Masini (60′ Bianchi), Semprini (60′ Boccardi), Galligani (71′ Carbe). A disp.: Giusti, Fort, Hagbe Hagbe, Pescicani . All.: Magrini Lamberto
LIVORNO: Cardelli, D Ancona, Arcuri (90′ Malva), Hamlili, Risaliti, Brenna, Parente (79′ Islam), Bellini, Rossetti (90′ Siniega), Russo (58′ Dionisi), Currarino (46′ Luci). A disp.: Tani, Marinari, Vallini, Regoli. All.: Indiani Paolo
ARBITRO: Andrea Mazzer di Conegliano
RETI: 40′ Rossetti, 77′ Ricchi, 85′ rig. Dionisi
NOTE: Ammoniti Galligani, Hamlili, Risaliti, Brenna, Currarino.
Gran partita di Luci e compagni che tornano a casa con i tre punti in saccoccia grazie ai centri dei due attaccanti. Inutile il momentaneo pareggio di Ricchi. Bellini Mvp, i marcatori decisivi quando serve. Positivo Arcuri, ottima prova anche di Risaliti. L’ennesimo timbro di Dionisi nel finale regala la vittoria agli amaranto. Gli uomini di Indiani espugnano il Franchi grazie al rigore dell’ex Ternana a cinque minuti dalla fine dopo che Ricchi aveva risposto (sempre nella ripresa) al vantaggio siglato da Rossetti allo scadere della prima frazione. Gran prova di forza dei labronici, cinici, coriacei e semplicemente più determinati a portarsi a casa l’intera posta in palio. Tre punti che valgono doppio per un Livorno (in testa a +3 proprio dai bianconeri) che dopo tanto, troppo tempo torna a respirare aria di alta classifica. Il campionato avrà ancora molto dire, ma ciò che fa ben sperare è la crescita costante mostrata da Luci e compagni nelle ultime uscite. Indiani conferma il suo 4-2-3-1 con la novità Currarino dal 1’ e Parente spostato sulla linea dei trequartisti a sostegno di Rossetti. Ed è proprio il numero 11 il primo a farsi notare con alcuni cross tagliati che impensieriscono la retroguardia bianconera, costretta a rifugiarsi in corner o in fallo laterale. Dopo i primi dieci minuti è già chiaro il copione al quale andrà in contro il primo tempo: amaranto in gestione del possesso e padroni di casa che si affidano ai contropiedi guidati da Galligani e Semprini, con quest’ultimo che sfiora il vantaggio intorno al 20’. Dall’altro lato del campo ci prova invece Russo, il quale spaventa la difesa di Magrini con una serpentina che gli permette di presentarsi in area e calciare, buona l’opposizione di Stacchiotti. Dopo una breve fase di stallo il match si rianima negli ultimi minuti. Prima è Achy a fallire clamorosamente il tap in sotto porta con il destro. Cinque minuti più tardi si dimostra decisamente più freddo Rossetti, bravo a trafiggere Stacchiotti con una conclusione al volo da pochi passi su servizio di Risaliti e firmare il vantaggio amaranto. Livorno che avrebbe anche la chance di raddoppiare allo scadere del recupero, ma Arcuri calcia debole con il sinistro tra le braccia di Stacchiotti. Nella seconda frazione, come prevedibile, sono i padroni di casa ad alzare il proprio baricentro alla ricerca del pareggio. Tuttavia sono pochi i pericoli corsi dagli uomini di Indiani, il quale decide di inserire Luci al posto di uno spento Currarino per garantire maggior copertura in mezzo al campo. Il ritmo piuttosto spezzettato aiuta gli amaranto, che rischiano grosso solo intorno all’ora di gioco quando Ricchi fugge via sulla sinistra e scarica una fucilata con il mancino che si infrange sul palo a Cardelli battuto. Tirato un sospiro di sollievo, i labronici hanno l’occasione di raddoppiare con Rossetti, ben servito da Dionisi in area, ma l’ex Novara cincischia troppo sul da farsi e favorisce il provvidenziale recupero di Cavallari in scivolata. I bianconeri tornano però a farsi vedere dalla metà campo in su e trovano il pareggio con lo stesso Ricchi, il quale in un’azione fotocopia a quella conclusa sul montante, trova l’angolino con il sinistro dopo un affondo in area. La truppa di Magrini allora inizia a credere nella rimonta e si riversa in avanti, esponendosi alle ripartenze di un Livorno che non vuole darla per vinta. Ed è proprio in occasione di un contropiede che l’inerzia del match cambia di nuovo. A cinque minuti dalla fine Bellini (migliore in campo) si invola in area e viene steso nettamente, il direttore di gara indica subito il dischetto. Dagli undici metri si presenta Dionisi che spedisce il pallone all’incrocio, imparabile per Stacchiotti. Esplode il settore ospiti, i padroni di casa tentano un assalto in extremis ma non c’è più tempo. Al triplice fischio sono gli amaranto a far festa insieme ai 600 accorsi al Franchi. Dopo il Grosseto anche l’altra concorrente (sulla carta) è sconfitta sia dal risultato che – soprattutto – dal punto di vista della prestazione. Presto per far sentenze, ma il cammino del club di patron Esciua pare essere illuminato da tutt’altra luce rispetto alle precedenti (anonime) stagioni. FONTE: quilivorno.it

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