Lanciotto, la… Novelli capolista
La parola al direttore sportivo della squadra a punteggio pieno nel girone A di Eccellenza
“L’entusiasmo dei singoli, la forza del gruppo”
Lanciotto, la “Novelli” capolista… Il Lanciotto è in testa al girone A di Eccellenza dopo due giornate, con altrettante vittorie per 1-0. Se gli addetti ai lavori si stupiscono, a Campi Bisenzio pare quasi se l’aspettassero. E cantano “Salutate la capolista”.
Al d.s. Maurizio Novelli chiediamo l’effetto che fa cantarlo…
“Il nostro è un gruppo cementato – ci risponde dopo una bella risata – con pochi ragazzi nuovi rispetto all’anno scorso. Fra i titolari di domenica nove giocatori lo erano anche nell’ultima stagione, siamo abituati a festeggiare così e speriamo di farlo spesso dopo tante vittorie. Per noi tutte le partite sono come finali di Coppa dei Campioni – siamo nati entrambi nel secolo scorso, la Champions non c’era ancora n.d.r. – e ogni risultato che facciamo deve essere accolto con questo entusiasmo”.
Un doppio 1-0, segno di solidità
Due vittorie per uno a zero significano anche segnali di grande attenzione difensiva.
“L’allenatore Riccardo Secci ha inquadrato subito il gruppo, ritrovando alcuni ragazzi come Bambi, Esposito, Fathou, che aveva allenato al Firenze Ovest, vincendo con loro il campionato di Promozione. Secci ha dato un’impostazione difensiva che sta dando i suoi frutti, ma tanto è dovuto anche alla voglia dei tanti giocatori che si affacciano per la prima volta in Eccellenza di essere all’altezza della categoria, anche a dispetto dei detrattori che ancora ci danno come la cenerentola del girone “
Un paese vicino alla società
La società conta anche sul sostegno di un paese, Campi Bisenzio, che si identifica numeroso nelle imprese calcistiche, è una risorsa in più?
“La società, in primo luogo il presidente Giancarlo Cerbai, ha compiuto grandi sforzi da quando ha rilevato il Lanciotto (estate 2019 n.d.r.), col massimo rispetto per gli anni difficili che ha dovuto passare da solo il precedente patron Nello Bini. Le persone si stanno riavvicinando, il settore giovanile ha oltre 200 tesserati con tutte le squadre dagli Esordienti in su, con la scuola calcio passiamo i 300 ragazzi, l’ambiente è nuovo, le famiglie hanno entusiasmo. Il campionato di vertice dell’anno scorso lo ha alimentato ancora di più”.
E’ quello che ci vuole per sfidare una categoria ricca di insidie…
“Proprio così. Due giornate e già la Pro Livorno ha cambiato allenatore, si è dimesso quello della Massese. Avevo timore, conoscendo poco la categoria, visto che lo scorso anno ho seguito sempre la mia squadra e le avversarie di Promozione, che il gruppo potesse essere all’altezza. Avevo promesso ai ragazzi fin da prima di Natale di non stravolgere il gruppo se fossimo saliti in Eccellenza. Loro mi stanno ripagando in pieno della fiducia”.
La sfida al Tuttocuoio
Eppure il calendario non è stato semplice, e domenica vi misurate col Tuttocuoio, un banco di prova niente male, anzi… di riprova!
“La Pro Livorno è sempre stata nei quartieri alti della classifica, la Zenith è una delle favorite del campionato, ha chiesto il girone del mare rivelando le proprie ambizioni. E’ il segno che possiamo lottare anche noi, con l’obiettivo di mantenere la categoria. Il Tuttocuoio sono andato a vederlo domenica scorsa è mi ha davvero impressionato, è una squadra che gioca bene al calcio, ha dei giocatori importanti, Remorini su tutti, non spreca un pallone anche se forse lo ha agevolato la partita modesta del Geotermica. Sarà una partita molto difficile, l’importante è averne vinte già due, i 38-40 punti che dovrebbero servire son più vicini di 6!”
Frezza e Bini, gemelli (diversi) del gol
I due marcatori delle prime giornate Alessio Frezza (97) e Daniele Bini (03) hanno storie diverse, l’ultimo arrivato e il ragazzo cresciuto in casa…
“Alessio Frezza mi è stato proposto da un amico, si era trasferito da poco a Firenze per lavoro dal Friuli (ultima stagione con 18 gol nella Salicese, ottima esperienza in categoria n.d.r.) e cercava una squadra con cui allenarsi. Lo abbiamo accolto in ritiro a Campi. Il ragazzo si è ambientato, ha fatto amicizia con tutti, già in allenamento abbiamo visto che ci potrà dare tanto. il budget era già ai limiti ma il presidente ha fatto uno sforzo in più e lui ha accettato la nostra proposta. Siamo sicuri ne sarà valsa la pena. Daniele Bini è un ragazzo di Campi del 2003, abbiamo puntato su di lui dopo l’ottima Juniores dell’anno scorso, e l’a bella impressione di alcune presenze in prima squadra. Ha avuto due infortuni gravi ma ha ancora il tempo di calcare palcoscenici maggiori, non fermandosi in Eccellenza, a mio parere più sale di categoria e meglio potrà esprimersi”.
Altri rinforzi? Forse, ma… anche no!
Quale futuro, nell’immediato e oltre, vede per il Lanciotto?
“La società prima di tutto deve rimanere in piedi, senza voli pindarici o passi più lunghi della gamba. Dobbiamo chiudere l’annata senza disavanzi, grazie anche al contributo di Euromed, la società del nostro presidente. Se poi col tempo riusciremo a trovare un altro contributo importante e la situazione di classifica rendesse opportuno qualche ritocco, ci faremo trovare pronti. Altrimenti rimaniamo così, siamo già più che soddisfatti”
Edoardo Novelli
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