Eccellenza – La Sinalunghese comunica il ritiro di capitan Calveri
Dario Calveri, dopo 11 anni con la maglia rossoblù, ha deciso di ritirarsi dal calcio. L’UC Sinalunghese non può far altro che accogliere la sua decisione ringraziandolo per aver fatto crescere la società ed essere stato un punto di riferimento per i tanti giocatori che negli anni hanno indossato la casacca rossoblù.La dirigenza, i compagni di squadra e tutti i tifosi augurano a Dario un grande in bocca al lupo per i suoi progetti futuri e per tutta la famiglia UCS rimarrà per sempre uno dei capitani più inDimenticabile e inDomabile.
Queste le parole di Dario Calveri: “Non so da che parte iniziare, non so se mi capirete, ma sento che è giusto così. Tranquilli non cambio squadra…non ho mai pensato di farlo né ora né in passato, ma se scrivo queste righe è per comunicarvi che ho preso una decisione importante. Ho deciso di fermarmi, di chiudere un capitolo, di smettere di giocare a calcio. E credetemi, non sono triste, non sono combattuto, ma sono molto sereno. Lo faccio anche perché credo che il mio percorso da calciatore sia completato, sia compiuto, sia pieno di tutte le cose più belle che il calcio e lo sport possano dare. Che del resto non sono cose! Sapete bene che durante questo percorso non mi sono mai risparmiato, non ho mai lasciato nulla al caso, ho dato tutto in campo e fuori. Ho fatto errori che mi hanno fatto crescere, ho avuto successi che mi hanno reso più forte. E soprattutto ho rappresentato e capitanato la squadra del mio paese, del mio cuore. Insieme a tutti i miei compagni, allenatori, dirigenti e tifosi, in questi 11 anni siamo riusciti a far crescere la Sinalunghese e a portarla dove non era mai arrivata. Abbiamo superato momenti difficili con l’unione e la serenità che ci hanno sempre contraddistinto, aiutandosi e collaborando per raggiungere gli obiettivi che passo dopo passo sono diventati sempre più ambiziosi. Non riuscirei mai a far capire a parole quanto sono fiero e orgoglioso di ognuno di noi e del lavoro che abbiamo fatto giorno dopo giorno, stagione dopo stagione. Detto ciò, se è vero che fino ad ora l’orologio che ha scandito i tempi della mia vita è stato il calcio, per far coesistere questa passione con il mio lavoro, ho dovuto mettere spesso da parte molte cose e queste molte cose ora sono diventate troppe. Sento il bisogno di dare il giusto ritmo alla mia vita, di dedicarmi a tutto ciò che ho sempre trascurato. Perché il Dario che sono stato nel calcio vorrei esserlo anche nella mia vita privata e così non ci riesco. Naturalmente questo non è un addio al calcio, mentirei a me stesso…non so quanto sarà lunga la mia pausa, ne tanto meno cosa farò nel mio futuro calcistico. Mentre scrivo queste righe, come ho già detto, non sono triste…ma emozionato si. Emozionato nel rivivere tanti momenti vissuti nel mio percorso che ho condiviso con persone eccezionali e l’unica cosa che mi viene da pensare è che sono stato tanto fortunato e che sarò per sempre grato a questo sport. E come mi insegna un mio grande amico, quando qualcuno mi chiederà : “Ma a te, il calcio cosa ti ha dato?” Io risponderò: “semplice, TUTTO.”
FONTE: Pagina Facebook U.C.Sinalunghese


